venerdì 11 marzo 2011

PRIMA FASE (di Fede)

La mia esperienza con la Fabite è stata molto particolare, anche perché sono venuta a diretto contatto con il ceppo originario del virus, ovvero una di quelle persone in cui la viremia è talmente concentrata da compromettere irrimediabilmente la salute del soggetto stesso, che diventa quindi veicolo del morbo.
Proprio da tale individuo, che per questo da oggi definiremo Focolaio, prende il nome la malattia di cui vi parleremo.
Come già enunciato dalla mia collega nel post precedente, identificare con chiarezza il periodo di incubazione è impresa ardua: tutto sembra procedere secondo le migliori aspettative e, coccolate dall'infatuazione per l'uomo perfetto, ci riesce difficile cogliere gli impercettibili segnali di questo primo stadio, anzi, ci sentiamo perfino in colpa per aver anche solo pensato, per un istante, che il nostro principe forse potrebbe avere qualche piccolo abbozzo di difetto.

Ed ecco che in quel preciso momento, per una reazione naturale, giustifichiamo il nostro compagno: lo stress, il lavoro, il non-lavoro, lo studio, il distributore del caffè che non restituisce il resto, il fumo passivo subito dai genitori quando ancora era nella culla... Tutto diventa un motivo più che valido per coprire quella piccola scalfitura nell'aura dorata dell'amato.
Sindrome della Crocerossina? Superata.
Trasformazione in Geisha? Peggio.
Si tratta di Fabite, e noi siamo, per così dire, le contro-vittime: il virus, per difendersi e continuare a proliferare, deve necessariamente colpire anche la compagna del soggetto, indebolendone le difese psico-immunitarie.
Bisogna tuttavia rassicurare i lettori su questo punto: al momento non è stato possibile rilevare particolari complicazioni ed effetti degenerativi sulle contro-vittime, che fortunatamente contraggono solo una forma debole della malattia, riprendendosi più o meno in tempo... In effetti, molto "meno" che "più", dal momento che spesso il virus continua a moltiplicarsi nelle cellule del nostro compagno, fino a sua certa conclamazione, ma questo è un punto che toccheremo più avanti, così come la sua diffusione ed un'eventuale immunità.
Ora, per darvi un esempio pratico di quanto sia silenziosa l'incubazione e di quanto improvvisa sia l'esplosione della Fabite, riporterò di seguito uno stralcio tratto dal diario che aggiornavo quotidianamente all'epoca del mio primo incontro con questa orribile malattia.

Roma, 6 Giugno 2003.
Caro diario,
questa sera io e Focolaio siamo usciti... Niente di che, ma siamo stati benissimo: un gelato e una paseggiata... Tante coccole ^^
E' proprio un amore: ci siamo immaginati come saremo fra un paio d'anni e abbiamo fantasticato su una domenica insieme, a preparare un bel pranzo! Per fortuna che quel brutto mal di testa gli è passato [...] dopo tutto anche io mi sarei innervosita, poverino...


Roma, 7 Giugno 2003.
Caro diario,

non potevo avere più bel buongiorno! Focolaio ha appena chiamato per augurarmi buon "mesiversario" ! Eh già, oggi sono 7 mesi che siamo insieme :-D
Mi ha detto che sono la donna della sua vita e che mi ama tanto... Sto camminando su una nuvola! XD


Insomma, una storia tutta rose e fiori, a giudicarla da queste poche righe, precedute da 7 mesi di totale armonia, salvo qualche piccola e normalissima (?) emicrania qui e là.
Ma ecco cosa accadeva poche ore dopo, per l'esattezza appena 5 ore dopo questo buongiorno di miele:

Roma, 7 Giugno 2003.
Mi sembra impossibile. L'ho appena chiamato e la sua voce era fredda e distaccata, quasi seccata. Eppure era stato lui stesso a dirmi che aspettava una mia telefonata...
Non riesco proprio a credere a quello che mi ha detto, dopo tanto tergiversare... Annoiato come qualcuno a cui hai dato il tormento per secoli, senza sosta, si è lagnato del fatto che gli sto col fiato sul collo (io??? Ma se sono proprio io a dirgli di non preoccuparsi e non tagliare fuori dalla sua vita i suoi amici!) ... Ha detto che è finita e non mi ama più... Ha detto che questa mattina si era sbagliato e che comunque è tornata la sua ex. Scuse? Possibile che in 7 mesi non abbia fatto che pensare a lei e me lo viene a dire solo ora? Cosa sono stata io, una specie di tappabuchi? Non so che pensare, sono a pezzi e tutto mi sembra grigio e squallido...


Si potrebbe pensare che questa sia la normale, seppur repentina, fine di un fidanzamento o di un rapporto con un ragazzo. In realtà è solo l'inizio, il principio di tutto, la punta del'iceberg.
Riflettete sull'esempio riportato, dunque, e traete le vostre conclusioni a riguardo.
E qualora qualcuno di voi si riconosca in una situazione simile, ritrovandosi in queste parole, lasci pure un commento, in modo da arricchire di sempre nuovi dettagli il quadro che stiamo tentando di delineare.
Infatti, solo conoscendo a fondo la Fabite, si può sperare di riconoscerla in tempo ed evitarla, e, forse un giorno, tentare di trovare una cura per debellarla una volta per tutte!


Fede

2 commenti:

  1. ommioddio... il Soggetto mette veramente paura...

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  2. Ripensandoci col senno di poi, mette paura anche a me... E mi chiedo come sia stato possibile affrontare con lui 3 anni e mezzo di fidanzamento ò_O

    Fede

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